Musica indie: tutto quello che devi sapere

Musica indie: tutto quello che devi sapere

Uno dei generi musicali più interessanti e liberi della scena musicale moderna è sicuramente l’indie: sorta alla fine degli Anni ’80 del secolo scorso, la musica indie ha avuto un vero e proprio boom a partire dalla metà anni 2000, sia in Italia che all’estero.

La bellezza della musica indie risiede proprio nel suo essere originale e completamente fuori dagli schemi: sin dalle sue origini, infatti, i suoi esponenti hanno sempre amato sperimentare e hanno mai voluto essere legati alle logiche del mercato e delle majors discografiche.

Le origini della musica indie

In origine l’indie non era un genere musicale vero e proprio, quanto piuttosto un movimento di ribellione: “indie”, infatti, è un neologismo derivato dalla contrazione della parola “indipendent”.

Nata in America verso la fine degli Anni ’80 e successivamente diffusosi in Europa, ed in particolare in Inghilterra, il movimento indie comprendeva tutti quegli artisti, espressione di una cultura underground (clicca qui per saperne di più), che volevano essere liberi di sperimentare e non volevano sottostare alle regole delle grandi case discografiche.

I musicisti indipendenti, infatti, si occupavano da soli di tutte le attività legate alla loro musica: dalla registrazione delle canzoni alla loro pubblicazione (ricorrendo a piccole case discografiche o anche auto-producendosi), dalla promozione dei cd sino all’organizzazione dei concerti.

La musica indipendente nel mondo

L’indie inizia ad interessare le majors e a trasformarsi in un vero e proprio genere musicale verso la metà degli anni ’90, inizialmente grazie al fenomeno grunge (capitanato dai Nirvana) e successivamente per l’influenza di band come Alice in Chains, The Smiths, Happy Mondays, Oasis, Arctic Monkeys, Pearl Jam e Blur.

Nei primi Anni 2000 i fautori della musica indie iniziano a ribellarsi alla dittatura delle grandi case discografiche ricorrendo al web, dapprima grazie a siti appositi come MySpace, e successivamente esplodendo definitivamente mediante Youtube.

La musica indie del nuovo millennio si caratterizza per i richiami al pop anni 80 e 90 e al beat anni 60. Tra gli esponenti più interessanti della scena musicale indie internazionale non possono non ricordarsi The Kooks, Florence + the Machine, The Killers, Red Hot Chili Peppers, Kasabian, The Libertines, Babyshambles e Kaiser Chiefs.

La musica indie in Italia

I primi gruppi indie in Italia iniziano a sorgere e a diffondersi verso la fine degli Anni 90: tra i principali non possono non nominarsi i Marlene Kuntz, i Bluvertigo, i Verdena e gli Afterhours e, nel nuovo millennio, i Baustelle, Tre allegri ragazzi morti e gli Offlaga Disco Pax.

È, però, a partire dal 2010 che l’indie raggiunge il successo anche in Italia, in particolare grazie al web, dove si affermano numerosi cantanti che in breve diventano star, come Calcutta, i Thegiornalisti e Lo Stato Sociale: quest’ultima band in particolare ha avuto il merito di aver portato per la prima volta l’indie sul palco di Sanremo, sfiorando la vittoria.

Oggi l’indie è un genere musicale particolarmente apprezzato e diffuso, grazie anche alle opere di artisti come Levante, Zen Circus, Colombre, Motta, Ex-Otago, Giorgio Poi e Maria Antonietta, che impersonificano appieno le particolarità della musica indie italiana, caratterizzata da arrangiamenti semplici che lasciano spazio a testi ispirati alla quotidianità, intimistici e persino no-sense.